Il Tigullio non c’è la fatta a diventare Capitale della Cultura 2024, ha vinto Pesaro. Ricordiamo però quante persone di cultura, scrittori, attori e scienziati, lo hanno attraversato nei secoli. Un paesaggio che ha sbalordito tanti stranieri.

Come nella Riviera di Ponente, nella seconda metà dell’Ottocento, tanti scrittori europei e non solo cominciarono a perlustrare il Tigullio alla scoperta d’una natura selvaggia densa di echi mediterranei, dando vita a un turismo d’elite.

Portofino: da Guy de Maupassant a Truman Capote

Il biglietto da visita del golfo del Tigullio è Portofino, il borgo marinaro, famoso nel mondo che, da sempre, attrae artisti e intellettuali. Molti gli scrittori colpiti dal suo paesaggio, tra cui Guy de Maupassant. Verso la fine dell’Ottocento, al colmo del successo mondano e letterario, arrivò qui a bordo del suo yacht Bel-Ami. Portofino era la meta preferita delle sue regate solitarie attraverso i mari d’Europa. Non gli era mai capitato di provare un’emozione così intensa, un profondo senso di appagamento:

Ed ecco, all’improvviso, scoprirsi un’insenatura nascosta, di ulivi e castani. Un piccolo villaggio, Portofino, si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino. Attraversiamo lentamente lo stretto passaggio che unisce al mare questo magnifico porto naturale, e ci addentriamo verso l’anfiteatro delle case, circondate da un bosco di un verde possente e fresco, e tutto si riflette nello specchio delle acque tranquille, ove sembrano dormire alcune barche da pesca.

Lo scrittore americano Truman Capote, famoso per la sua vita inquieta, trovava un po’ di pace nella vita tranquilla del borgo antico. Salvator Gotta, invece, scelse di vivere a Portofino per qualche anno, raccontandone l’incanto, mentre Michele Cascella ne dipinse il paesaggio in tante opere.

Maria De’ Medici fa sosta Portofino

Tante sono le donne che hanno lasciato una traccia indelebile a Portofino: nel Seicento la regina Maria De’ Medici si fermò qui durante il viaggio che la portava in Francia dove si sarebbe sposata con Enrico IV, e diede un addio al nubilato del tutto particolare, innamorandosi della vegetazione lussureggiante, ma soprattutto di un cacciatore trentenne, un nobile genovese.

L’eroica baronessa baronessa Jeannie Von Mumm

Portofino fu salvata dalla distruzione nella Seconda Guerra Mondiale dalla baronessa Jeannie Von Mumm, che supplicò il capitano tedesco Reiner di risparmiare quel borgo che amava più di ogni altra cosa. Portofino, luogo d’elezione di Wallis Simpson e del duca di Windsor, di Liz Taylor e Richard Burton, Ava Gardner e di Humphrey Bogart. Leggenda vuole che qualcuno vide Greta Garbo bagnarsi nuda nel mare, al tramonto.

Grazie al Monte di Portofino, Ernst Bloch trovò il soprannome per Karola, la sua compagna, che scrisse:

Pranzammo in un ristorante sul monte chiamato Portofino Vetta; la sera, quando ormai eravamo scesi giù al mare, vedendo le luci in alto sul promontorio esclamai: ‘Guarda là la nostra vetta’. Da allora Ernst mi chiamò sempre Kulmchen (piccola vetta).

Paraggi con Camillo Sbarbaro e Marise Ferro

Camillo Sbarbaro (L’opera in versi e in prosa)
descrive Paraggi, un piccolo gioiello ligure, incastonato tra Portofino e Santa Margherita.

Una canna basterebbe alla mia felicità e uno scoglio a Paraggi. Paraggi, golfo d’ombra, baia di pietra verdone

E ora ascoltate Marise Ferro, compagna di vita del critico letterario Carlo Bo, una brava scrittrice quasi dimenticata:

Non dimenticherò mai quel principio di settembre. Ero a Paraggi, ospite di un’amica che abitava una villa a metà costa del monte. Per arrivarvi bisognava arrampicarsi lungo un sentiero ai cui lati straripava la flora mediterranea, agavi, cactus, fichi d’India, ginepri scricchiolanti al sole, e corse folli d’ulivi verso il mare, e l’isolamento selvatico del fico ligure che
lascia cadere al suolo i frutti aperti da un segno roseo come un ombelico


Santa Margherita con Nietzsche, Eleonora Duse e Guglielmo Marconi

Passeggiando lungo la costa di Santa Margherita, Frederich Nietzsche fu “assalito” dalla figura di Zarathustra: “… il pomeriggio, ogni volta che la
salute me lo permetteva, facevo il giro di tutta la
baia di Santa Margherita, arrivando fin dietro
Portofino”.

E poi il colle di Ruta:

…stupendo angolo di mondo. Un’isola dell’arcipelago greco con delle foreste e dei monti, arbitrariamente sparpagliato, che il caso ha portato fino alla terraferma e che non riesce più a distaccarsene.

All’Hotel Miramare di Santa Margherita si davano convegno Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse per i loro incontri d’amore. Proprio qui fecero pace, dopo che il poeta aveva affidato l’interpretazione de La città morta all’attrice francese Sarah Bernhardt, facendo ingelosire Eleonora. A Santa Margherita D’Annunzio scrisse un sonetto che le dedicò, dove canta il paesaggio del Tigullio sotto la luce della luna.

Il monte ingombra col suo dorso enorme

i cieli. E tu non l’odi respirare?

La rupe che protendesi nel mare

è come l’unghia del leon che dorme.

Da qui, Guglielmo Marconi lanciò con successo i primi segnali radio in tutto il mondo: una scoperta, che ha segnato le nostre vite.

Francesco Petrarca trovò ispirazione per alcuni versi del suo poema Africa, guardando il mare dall’Abbazia della Cervara. E in città nacque il grande poeta Camillo Sbarbaro, che poi scelse di trasferirsi a Spotorno.

Rapallo: da Yeats a Pound

La linea sottile di Rapallo, di madreperla spezzata lungo il bordo dell’acqua… Dove troverei un posto migliore per trascorrere gli inverni che ancora mi restano?

Chi scrive è il poeta irlandese William Butler Yeats. Tre grandi scrittori, Hemingway, Pound e Yeats, hanno fatto di Rapallo un vivacissimo centro della cultura mondiale. Hemingway apprezzava il mare e la cucina ligure: leggendarie sono le sue famose cene da “U Bansin”.
Il grande poeta americano Ezra Pound, abitò in via Marsala a partire dagli anni Venti e fondò anche il supplemento culturale della rivista rapallese Il Mare.

«Caro Ezra Pound, con grande piacere seguo il dinamismo della pagina letteraria diretta da voi nel Mare di Rapallo. Vi assaporo i frutti del vostro intimo misterioso mare di poesia americana che nell’abbraccio del più voluttuoso nostro golfo, diventa un po’ italiana», queste sono le prime righe di una lettera scritta da Marinetti al grande poeta.

Un po’ italiana la poesia di Pound? Certo il Mediterraneo
non poteva non insinuarsi fra i suoi versi:

Le lampare vanno alla deriva nella baia / Dove il mare le artiglia. / Con la bassa marea beve Nettuno / Tamuz! Tamuz!! / La fiamma rossa muove verso il mare.

Da Hesse, a Ortese e Bianciardi

Altri artisti stranieri si innamorano del clima e delle bellezze di Rapallo:
tra i tanti, il musicista Ian Sibelius, lo scrittore Hermann Hesse e il papà della psicanalisi, Sigmund Freud.
A Rapallo, poi, scelse di vivere la scrittrice Anna Maria Ortese, attratta dalla tranquillità del Golfo del Tigullio: “Una pace estrema, che non nasce tanto dai luoghi, quanto dagli abitanti”. La scrittrice sentiva nell’aria la presenza di folletti: “Appena entri in una casa un po’ distante dalle strade,
li senti, o credi di sentirli, col vento che si alza e respira forte; col suono di passi leggeri e solitari”.

Dall’umido della notte che stagna sul golfo in vapore, Rapallo all’alba emerge, lustro arcipelago di tetti

Scrive Sbarbaro che racconta anche di una gita a Montellegro, in funivia: “Solo nella scatola che si inerpica ronzando tra le funi, accorro ad ogni lato per acchiappare dello spettacolo più che posso. Dapprima una scacchiera di
orti e villini festonati di vigna, (…) oliveti poi.
Quindi il dorso del monte, sparso di macchia e trafitto di cipressi…”.
Luciano Bianciardi, uno degli scrittori più lucidi e contraddittori del Novecento, aveva comprato la casa delle vacanze a Rapallo, per poi trasferirsi qui per lunghi periodi:

“D’estate il sonnellino pomeridiano ci vuole, così eviti le ore bruciate del primo pomeriggio, e dopo sei più fresco, affronti meglio la lunga serata, che qua nella nostra valletta, col frescolino che viene giù dai monti freschi, è proprio deliziosa” (La solita zuppa).

Zoagli e la villa Coppedé di Sam Benelli


Incantevole borgo marinaro del Tigullio, Zoagli vive la sua stagione d’oro agli inizi del Novecento. La romantica “passeggiata” sul mare fu realizzata proprio in quel periodo, così come il faraonico ponte ferroviario. Nella tranquilla vita del luogo, s’inserì la figura eccentrica del noto drammatu


Sem Benelli (La cena delle beffe) che, all’apice della fama, vi fece costruire un favoloso castello, dove abitò sino alla morte. Nella frazione di
San Pantaleo, trovò casa Ezra Pound. Nel 1913 fu costruita Villa Merello, caratteristica per la torretta e il rivestimento esterno bianco e nero, ad opera del fantasioso architetto Gino Coppedé.

Preferisco il fremito di una vela sulle onde di schiuma di questo bel golfo, preferisco l’ombra di un pino trafitto da una cascata di raggi di luna su questa spiaggia (…) che i due o trecento versi in cui ho cercato di fermare questa notte. Impotenza dell’arte, impotenza dell’artista, davanti alla potenza della natura…

Chiavari, da Manzoni a Marinetti

Chi scrive è Alphonse de Lamartine che soggiornò a Chiavari. Originari di questa cittadina erano anche gli antenati di Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, che qui trovò rifugio in una casa del Caruggio Drito, la stada principale.

Il Tigullio, la collina delle Grazie, e il suo Santuario, incantarono Alessandro Manzoni. E se Mario Soldati apprezzava la cucina ligure di Luchin, Filippo Tommaso Marinetti organizzava, in una villa di Corso Italia, bizzarre cene futuriste.

Lavagna, da Dante a lord Byron


Sapete che Lord Byron ha piantato sulla splendida spiaggia di Cavi di Lavagna il pancratium maritimum, una specie di giglio marino che da
allora è sempre cresciuto lungo la riva?
Lavagna è la città dei Fieschi: la potente famiglia, ricordata da Dante nel XIX canto del Purgatorio, che diede alla Chiesa due Papi, Innocenzo IV e Adriano V.

Ogni anno, il 14 di agosto, si rinnovano i fasti per le nozze di Opizzo Fieschi, con una torta da primato: la celebre Torta dei Fieschi. A San Salvatore, la bellissima basilica e l’antico Palazzo della potente famiglia, che ha segnato la storia del Tigullio, ma anche di Genova.

Dalla spiaggia antistante il porticciolo di Lavagna, il poeta Paul Valery descriveva i leudi, le barche che trasportavano le ardesie in tutto il mondo.
Intra Siestri e Chiavari s’adima una fiumana
bella
: neanche Dante è riuscito a sfuggire alla bellezza di questi luoghi. Il fiume di qui parla è l’Entella, ricordato anche dal poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi:

… un’eco / di donne che
la loppa / ventolavan cantando in su le sponde /
de la riviera: suoni / vari, tra lor confusi / e tra
un gridìo di rondini dispersi / nel respir de la
sera”.

Sestri Levante: Andersen e Wagner

Andersen, celebre scrittore danese, soggiornò a lungo nel Tigullio, a Sestri Levante. Per ricordarlo, ogni anno, viene organizzato un concorso dedicato alla letteratura per ragazzi.

Vi s’incontra un poeta del luogo, Giovanni Descalzo, che canta il “paese tra il mare e gli ulivi”. La tempesta a cui scampò Wagner a largo di Sestri diventò musica per le nostre orecchie. Così descrive Sestri Levante il giornalista e scrittore Fabrizio Dentice:

Luogo felice, al quale non basta un mare, perché ne ha due, divisi da una penisoletta con in cima un castello che è un albergone.

Mare di Ponente, con una spiaggia grande, tanti ombrelloni e ciccia al sole;
e mare di Levante che è una baietta piena di barche alla boa, orlata di vecchie case e amenamente incastrata fra la penisola e un tratto di
costa alta tutta giardini

(Egnocus e gli efferati).

Lungo le valli Fontanabuona, Graveglia, Sturla e Aveto – aree di grande interesse natu-rale e paesaggistico -, sulla via dell’ardesia, all’interno delle cave e sui crinali delle colline, si scoprono le suggestioni evocate da Riccardo Bacchelli: “interno ligure festoso e benevolo,
arridente d’acqua e d’opere liete”.

Questo intervento è tratto da “Parchi Culturali della Regione Liguria”, da me pubblicato nel 1999.

Se ti interessa leggere altri interventi sulla Liguria degli scrittori:

Erika e Klauss Mann da Marsiglia alle Riviere liguri

Genova, città di romanzieri e scrittori?


La foto è tratta dal sito: http://www.welcometigullio.it/

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