Sono sconvolta dalla notizia della morte di Gillo Dorfles. Ce lo immaginavamo tutti, direte voi. Aveva 107 anni. Eppure mi ero abituata all’idea che fosse immortale. Che ci fosse per sempre.
Ho cercato per una mezz’ora buona di trovare tra i file del computer o nelle pennette una lunga intervista che gli avevo fatto nella sua casa di Milano, per “Il secolo XIX”. Alla fine è magicamente spuntata fuori. La ripubblico oggi con qualche correzione.
È di 14 anni fa. Era il 2004, l’anno di Genova capitale della cultura europea. La città stava vivendo un periodo di fermento.
Nella foto, il grande Gillo con Cesare Viel, a Villa Croce, nel 2008, in occasione della personale dell’artista. Nel mio laboratorio artigianale del blog non possiedo altre foto d’archivio.
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