Un tour nel Ponente Ligure: pubblico l’introduzione della mia guida Liguria di Ponente del Touring Club, Da Imperia a Ventimiglia di qualche anno fa.
La ripropongo oggi limata perché ovviamente molte cose sono cambiate, mantenendo quindi tutto ciò che esiste ancora. Di seguito l’itinerario completo, nei prossimi mesi pubblicherò i percorsi nelle singole cittadine e località. E soprattutto dell’entroterra che amo molto.
La grande novità del nuovo secolo è che nel 2008, sul tracciato della vecchia ferrovia, è stata inaugurata la pista ciclabile, da San Lorenzo a Ospedaletti.
DA IMPERIA A TAGGIA
Ulivi ovunque, immersi nella vegetazione mediterranea o coltivati sulle terrazze, vere e proprie foreste color verde-argento. Questa è l’immagine che si porta a casa dopo aver visitato questo tratto di costa e soprattutto il suo entroterra.
Meno rinomate delle località più vicine alla Francia, come Sanremo e Bordighera, le cittadine che si affacciano sul mare tra Imperia e Arma di Taggia hanno un fascino particolare. Se si giunge a Imperia scendendo da Capo Berta, ci si trova immersi in un verde selvaggio.
Imperia e i borghi vicini
Vicino alla città sono molte le ville d’epoca che, racchiuse nei loro giardini, si affacciano sul mare. Imperia ha scoperto negli ultimi decenni la sua vocazione turistica, con importanti manifestazioni e attrazioni.
Nei borghi dell’entroterra di Oneglia e Porto Maurizio, come Lucinasco, Borgomaro, Dolcedo o Vasia, l’olio viene prodotto con metodi antichi.
Val la pena di visitare i frantoi che costellano le vallate e fare un tuffo nell’arte locale, visitando i ruderi dei castelli e le chiese ricche di tesori. E poi il borgo marinaro di San Lorenzo e i paesi della sua vallata: Civezza, Pietrabruna, Costarainera, Lingueglietta e Cipressa, con bellissime chiese romaniche e barocche.
Immersi negli ulivi in un paesaggio dolce, sono situati a mezza costa: per questo in passato dovettero subire i continui oltraggi dei pirati saraceni, come testimoniano le onnipresenti torri di avvistamento.
Da Santo Stefano a Taggia
Santo Stefano al mare e Riva Ligure sembrano un solo paese marinaro, quasi non si distingue dove finisca uno e dove inizi l’altro. A Terzorio e Pompeiana, i borghi dell’immediato entroterra, l’olivicoltura è stata sostituita dalla floricoltura. Ma ecco che arriva il più bello: da Arma di Taggia, cittadina di mare prettamente turistica, si può raggiungere Taggia e la magica valle Argentina che corre su fino alle Alpi, dove si trova il Saccarello, il monte più alto della Liguria.
Ogni paese vale una sosta: Taggia ricca di conventi, chiese, palazzi medievali e rinascimentali; Badalucco, rinomata per il suo olio e i suoi murales; Montalto con i portali in ardesia; Carpasio e il museo della Resistenza; Triora, magnifico borgo medievale, famoso per i misfatti perpetrati dall’Inquisizione contro alcune donne accusate di stregoneria e, infine, Realdo e Verdeggia, sotto il Saccarello, due paesi alpini di una bellezza unica.
DA SANREMO A VENTIMIGLIA
L’ultimo lembo occidentale di Liguria, l’estremo ponente ligure, confina con la Francia e gli abitanti di questo tratto di costa si considerano, forse, un po’ francesi.
Sanremo e Bordighera scoperte dagli inglesi
Sentono lontana Genova la Superba e vanno spesso a fare la spesa o a divertirsi nei locali della Costa Azzurra. La mitezza del suo clima è rinomata: è più temperato che nel resto della regione. Lo sapevano gli inglesi che, dalla seconda metà dell’Ottocento in poi, cominciarono a scegliere Sanremo e Bordighera come meta di vacanze.
Merito anche di Giovanni Ruffini, patriota originario di Taggia esule in Gran Bretagna che, nel 1855, pubblicò in inglese Doctor Antonio, il primo romanzo ambientato in Riviera. Ebbe molto successo all’epoca, e i sudditi della Regina Vittoria non tardarono ad affluire numerosi. Il libro narra come Sir John Davenne e la figlia Lucy furono costretti ad un lungo soggiorno a Bordighera.
Il baronetto inglese, sulle prime diffidente nei confronti della “rozza” popolazione locale, rimase incantato dalla bellezza del paesaggio, dal sapore dei cibi, dagli odori della vegetazione, mentre la figlia si innamorò del dottor Antonio, medico condotto del luogo.
Sanremo, il centro più rinomato, è la quarta città della Liguria per numero di abitanti ed è più grande di Imperia, il capoluogo di provincia. Centro turistico internazionale, deve la sua fama al Casinò e al Festival della Canzone. Se Ospedaletti, poi, è la cittadina più tranquilla, una località balneare per famiglie, Bordighera, invece, è la più elegante con la via Romana e i suoi alberghi immersi nel verde, i palmeti che ispirarono il pittore Monet, e un centro storico tra i più curati della costa.
Da Vallecrosia ai Balzi Rossi
Nella vicina Vallecrosia vale la pena visitare il curioso Museo della Canzone. Ventimiglia, con la città vecchia che si innalza sulla sponda opposta del Roja, ha tutti i pregi e i difetti di una tipica città di frontiera.
Il lembo estremo del Ponente Ligure, il tratto di costa da Ventimiglia alla Francia, inoltre, è il più selvaggio e ricco di vegetazione mediterranea: con i Giardini Hanbury, parco di acclimatazione per piante esotiche, e le Grotte dei Balzi Rossi, dove sono state rinvenute tracce dell’uomo preistorico di circa 2OO.OOO anni fa.
L’entroterra è magico
Ciò che rende particolarmente attraente il Ponente Ligure è anche il magico entroterra, con gli storici borghi medievali arroccati sulle montagne che scendono verso il mare. È bello perdersi nei tipici vicoli, i carruggi, che si intrecciano rincorrendosi l’un l’altro. Dolceacqua, dominata dal castello dei Doria; Bajardo, antico insediamento celtico; Seborga e il suo principato e poi Ceriana, Perinaldo, Isolabona, Pigna, Apricale, Airole, Olivetta San Michele e tanti altri piccoli paesi ricchi di scorci suggestivi.
Per gli appassionati di trekking è un paradiso, non sono da perdere i sentieri dell’Alta Via dei Monti Liguri, quel che resta del Sentiero degli Alpini, immersi nel magnifico paesaggio della Alpi Marittime.
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La foto l’ho scattata lo scorso inverno: è il panorama di Sanremo visto dalla mitica discesa del Poggio
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