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Tante sono le immagini che mi vengono in mente quando penso a Eva Mameli. Tutte stimolate dalla lettura approfondita dei testi di suo figlio, Italo Calvino. La vedo curva al microscopio, nel laboratorio di villa Meridiana, allora Stazione Sperimentale per la Floricoltura di Sanremo (nella foto in apertura il guardino oggi), che era anche residenza di famiglia. La vedo tra le sue piante, serena, che le accarezza e le odora. Me la immagino china tra i suoi fogli a catalogare le specie vegetali.


Un’ossessione classificatoria che trasmette al figlio scrittore: nei suoi testi Italo è spesso mosso dall’ansia di catalogare il mondo, dopo averlo analizzato attraverso il microscopio della mente.

Ho scritto queste riflessioni su Italo Calvino sul catalogo della mostra Dal fondo dell’opaco io scrivo, Italo Calvino da Sanremo a New York, che ho curato per New York University, nel 1999.

Quelle Lezione americane che Italo Calvino doveva tenere negli Stati Uniti – le Charles Eliot Norton Poetry Lectures – non è riuscito a farle: è morto prima di partire, all’improvviso, nel 1985. Proprio lui che era stato sedotto dall’America e da New York, “la più spettacolare visione che sia data di vedere su questa terra” e che, girovagando per le strade del Greenwich Village, si sentiva newyorkese.

San Romolo e Bajardo, nell’entroterra di Sanremo, due luoghi della mia infanzia. Fondamentali per la mia crescita, da lì è nato il mio amore per la natura e per le case in pietra dei borghi medievali che costellano il Ponente Ligure.  Sono venute a trovarmi due amiche, mentre accudivo mia mamma in ospedale, Marta e Geraldina, alla quale è venuto in mente di raccontare questo nostro vagabondare per i monti e il mio rapporto con questi luoghi.

Ho fatto una passeggiata urbana immaginaria a Sanremo mentre Italo Calvino mi teneva per mano. È stata pubblicata nell’antologia “La regale marginalità”, curata da Marino Magliani e Stefano Costa. È uscita nel maggio del 2017 per Fusta Editore. Volete visitare Sanremo con gli occhi di Italo Calvino? Seguitemi in questo lungo trekking urbano