Se non ci si prova non si ha idea di quante cose si possono fare arrivando a Favale di Malvaro, in val Fontanabuona (GE) alle 16.30 di pomeriggio e tornando a casa la sera dopo. Un sabato e una domenica, diciamo. Anche a novembre, come è capitato a me. Pur con la nebbia. Davvero non scherzo.
Il web ha sconvolto il pianeta, e ha cambiato la vita di molti, ad alcuni in meglio, come nel caso di Paola Razore del b&b da Beppe di Neirone.
Da tanto tempo vedevo sulla sinistra quel cartello, quando passavo per andare verso la Val D’Aveto, c’era scritto val Cichero, un nome curioso. La mia immaginazione partiva e non la fermavo più.
Ora siamo finalmente qui per festeggiare il mio compleanno, e ci stiamo inerpicando su per questa strada stretta e piena di curve, sembra di essere entrati in un imbuto. Tutt’a un tratto appare lui maestoso, il Ramaceto, che abbiamo già scalato dall’altra parte, fa parte dell’itinerario dell’Alta Via dei Monti Liguri.
In pochi conoscono questi luoghi remoti, anche se siamo vicini alla costa.