Mi sono gettata in questa impresa, si chiama Festival Letterario Incipit. Non è stato facile. Partiamo mercoledì.

La mia intenzione era far qualcosa per Genova, la città dove ho scelto di vivere. Spero sia utile, e che veniate in tanti.
Con Michele Vaccari, che divide con me la direzione artistica, abbiamo voluto creare tanti eventi in luoghi diversi della città, dal centro storico a Pegli e Sampierdarena per finire in Val Polcevera, un Festival diffuso, per far riscoprire anche luoghi inconsueti.
Il nostro piccolo grande Festival vorrebbe essere di buon auspicio per un città che deve ripartire con una nuova narrazione di se stessa, una città che ha bisogno di rinascere, rivivere, riscriversi. Con un nuovo Incipit, appunto.
Gli scrittori invitati faranno un reading partendo dal loro ultimo romanzo. Molti autori genovesi, in occasione del Festival, hanno accettato di scrivere un incipit inedito che vede protagonisti i quartieri cittadini, da Pegli a Borgoratti, dalla val Polcevera al centro storico.

Incipit, una parola che impaurisce e allo stesso tempo dà forza, un nuovo inizio, una nascita, un parto. Se per tutti è così, per uno scrittore lo è ancora di più. Quale differenza tra chi sta scrivendo il suo primo libro e chi è al suo decimo romanzo? Si è più sicuri o più insicuri davanti alla pagina vuota? Si parte d’impulso o si segue una scaletta pre-elaborata?
Italo Calvino disse di aver continuato a scrivere lo stesso romanzo per tutta la vita. È così? Le ossessioni fondanti sono sempre le stesse? Anche al momento di iniziare? Quali sono le immagini che passano per la testa degli scrittori mentre elaborano il loro incipit?
Si rifletterà con gli scrittori invitati anche sulla fatica oppure, perché no?, sulla gioia che dà inizio a una nuova storia. Una nuova storia, di cui ha bisogno anche Genova.

Incipit Festival è un evento organizzato dall’associazione culturale Incipit, di cui fanno parte anche Daniela Carrea, Susanna Grenzing e Alessandra Rouabhi.

Ecco tutto il PROGRAMMA

Segnatevi gli appuntamenti che vi interessano, grazie cari.

Mercoledì, 5 dicembre 2018

Ore 17:15 Museo Navale di Pegli – Piazza Bonavino 7

Ponente chiama Levante

Attraverso tre incipit scritti apposta per il Festival, ambientati a Pegli, Albaro e in val Polcevera, le scrittrici Arianna Destito, Antonella Grandicelli e Deborah Riccelli cercheranno di tracciare una mappa simbolica della nostra città. Per ribadire quanto sia importante che Genova oggi rimanga unita.

Ore 18:15 Museo Navale di Pegli

La perfezione non esiste, conta l’amore. Introduce Carla Viazzi

Partendo dall’incipit di un racconto ambientato a Pegli, dove vive, Sara Rattaro presenta il suo nuovo romanzo Andiamo a vedere il giorno (Sperling&Kupfer).
Madre e figlia sono come un viaggio in mare. All’improvviso, è la tempesta, il fortunale, una mareggiata. È difficile restare in piedi, specie se si pensa più agli altri che a se stessi. Quando ritorna il sereno, non sempre è facile ritrovarsi. A volte basta un orizzonte nuovamente condiviso, per creare una narrazione capace di ripartire da zero senza dimenticare ciò che è stato.

Aperitivo

Giovedì, 6 dicembre 2018

Ore 16:30 Galata Museo del Mare – Calata De Mari Ansaldo 1

Emigrazione: in America per non morir di fame

Raffaella Romagnolo racconta la sua ultima opera, Destino (Rizzoli), attraversando le sale della sezione Memoria e Migrazioni (MEM).
L’autrice leggerà un incipit inedito, ambientato a Genova.

Ritornare alle proprie radici è l’unico modo che spesso si ha per dare un senso all’intera esistenza. La storia di Giulia è quella di molte donne che attraversarono l’Oceano inseguendo la speranza di poter creare un nuovo incipit alla propria storia. Disperate eppure tenaci, abbandonate eppure imbattibili, furono le migranti che crearono il Nuovo Mondo, inventando la storia di città come New York, lasciandosi alle spalle un passato così decisivo che neanche il migliore presente può riuscire a cancellare.

Ore 18:30 Appartamento Privato, S. Maria di Castello – Salita S. Maria di Castello 10

L’eredità di Italo Calvino oggi, con Marco Balzano

Introduce Andrea Plebe, giornalista e responsabile della sezione Xte, cultura spettacoli e società del Secolo XIX

Partendo dall’incipit del suo ultimo romanzo, Resto Qui (Einuadi), finalista al Premio Strega 2018, Marco Balzano racconterà il dietro le quinte delle proprie opere. Il libro è ambientato in Sudtirolo e Veneto, una parte d’Italia dove le dighe hanno sommerso e devastato paesi. Ma bisogna pur continuare a vivere e Trina cerca di trovare la figlia scomparsa.
Insieme allo scrittore e a Laura Guglielmi si parlerà della Strada di San Giovanni, un racconto di Italo Calvino, una dichiarazione d’amore per il paesaggio ligure, che ora sta subendo violenti mutamenti. Si cercherà anche di evidenziare cosa resta degli insegnamenti di Calvino oggi per chi dedica la sua vita alla scrittura.

Aperitivo

Ore 21:00 Teatro della Tosse – Piazza Negri 6

Vesuvio, una catastrofe annunciata

Maria Pace Ottieri, nel suo ultimo libro Vesuvio universale (Einaudi) attraversa i generi della narrazione e del reportage per regalarci un racconto a più voci. Si immerge in un’inchiesta in cui il protagonista è Lui, il vulcano. Alle sue pendici vivono settecentomila persone. In un costante andirivieni tra passato e presente, la scrittrice indaga il Vesuvio come un luogo vivo da esplorare, ascolta le storie e le voci di questa terra, sotto la quale scorrono fiumi di lava, per restituirci il ritratto, intenso e poetico, di un mondo in cui le vite si consumano da sempre come se fossero ostaggio della catastrofe che incombe.

Venerdì, 7 dicembre 2018

Ore 16:00 Biblioteca Berio, Sala Lignea – Via del Seminario 16

Narrativa: dai luoghi comuni alla leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità. Con Diego De Silva.

Introduce Andrea Plebe, giornalista e responsabile della sezione Xte, cultura spettacoli e società del Secolo XIX

Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili, diceva Italo Calvino. E cosa succederebbe se proprio i luoghi comuni, le frasi fatte, che definiscono il nostro linguaggio fossero ribaltati e osservati da un nuovo punto di vista, il microscopio privilegiato di uno scrittore?

Per celebrare i trent’anni dalla pubblicazione di Lezioni Americane, incontro con Diego De Silva, in occasione dell’uscita della sua ultima opera, Superficie (Einaudi), un’indagine dissacrante sul mondo delle parole che usiamo senza chiederci mai perché.

Ore 18:00 MaddAlive – Vico della Chiesa della Maddalena 20r

Lo scrittore è come il panettiere, la scrittura ha bisogno di lievitare

Rosa Matteucci impasterà il pane in una performance per poi parlare dei suoi romanzi (Adelphi). Una storia che ognuno potrà davvero portarsi a casa, un regalo dell’autrice ai suoi lettori, scegliendo il finale che preferisce, crudo per gli stomaci forti o cotto a puntino, per chi non ama le conclusioni a sorpresa.

Ogni autore ha la propria ricetta. È un assioma per definire e lasciare nello stesso tempo in sospeso la domanda che qualunque lettore si è posto almeno una volta nella vita: da dove si inizia? Come nasce una storia? E soprattutto: quali sono gli ingredienti, le quantità, le lievitazioni, i colori giusti che deve avere un racconto perché il gusto non deluda chi sta dall’altra parte della pagina? Rosa Matteucci ci porta nella cucina della sua produzione, usando farina, acqua, sale e olio per raccontare il mondo della creazione, partendo dalle mani, dalla fatica, dal nulla di una spianatoia per arrivare a se stessa, a quell’universo di segreti, ossessioni e gesti rituali che attraverso le sue opere abbiamo imparato a chiamare letteratura.

Brindisi

Ore 20:00 Centro Polifunzionale Villa Ronco – Via Nino Ronco 31, Sampierdarena

Aperitivo

Ore 21:00 Centro Polifunzionale Villa Ronco

Senza lavoro? Arrendersi mai. Introduce Riccardo Gazzaniga
Barbara Fiorio (Feltrinelli) presenta il suo nuovo romanzo Vittoria e leggerà l’incipit di un suo racconto ambientato a Quinto e alla Foce. L’evento ha luogo in un centro che si occupa anche di disoccupazione e lavoro.

La protagonista, una fotografa, si ritrova a quarantasei anni senza un compagno, senza lavoro e senza sapere più con quali soldi comprare le crocchette a Sugo, il suo adorato gatto. A soccorrerla arriva un aiuto inatteso, sotto forma di un mazzo di tarocchi che suo malgrado, e nonostante il suo scetticismo, scopre di saper leggere con imprevedibile talento. Una storia che ci restituisce il dramma di una generazione che ha visto crollare il mito del posto fisso. Gli anni passano, ma una soluzione si può sempre trovare. Arrendersi mai.

Sabato 8 dicembre 2018

Ore 15:30 Casa privata, Via San Bernardo 21

Incipit – Istruzioni per l’uso. Con Emilia Marasco e Sara Boero
In collaborazione con Officina Letteraria

Come si scrive un Incipit? Un laboratorio per capire come si imposta una storia fin dalle prime righe: l’incipit è il biglietto da visita del romanzo, definisce il campo d’azione, inaugura il patto col lettore.
Parole, idee, temi, suggestioni, immagini: da dove si inizia quando si inizia?

Ore 17:00 Casa privata, Piazza Grillo Cattaneo 1

Così non va, il pianeta è a rischio. E se ne vedono i segni

Bruno Arpaia legge l’incipit del suo ultimo libro, Qualcosa, là fuori (Guanda).
Pianure screpolate, argini di fango secco, fiumi aridi, polvere giallastra, case e capannoni abbandonati: in un’Europa prossima ventura, devastata dai mutamenti climatici, decine di migliaia di «migranti ambientali» sono in marcia per raggiungere la Scandinavia. Uno scenario che sta diventando realtà.
Arpaia tesse le sue trame, per farci riflettere sui pericoli che corre la sopravvivenza umana su questo pianeta. Uno scrittore che esplora territori diversi in ogni nuovo romanzo, ci racconterà come costruisce l’inizio delle sue narrazioni.

Degustazione di tè

Ore 18:30 Moa Cashmere & Lobster – Salita Santa Caterina 2

Senza essere super

Partendo dall’incipit del suo inedito per Genova, ambientato a Borgoratti, Alessandro Vietti presenta con Antonio Paolacci, Il Potere (Zona 42). Ma che cos’è il Potere se non la possibilità di incidere sulle vite degli altri? Mentre racconta di se stesso, della sua storia, e delle sue doti uniche e in qualche modo eccezionali, il protagonista chiama direttamente in causa il lettore, perché il potere riguarda tutti. Il difficile è decidere come usarlo.

Ore 21:00 Foyer Teatro della Tosse – Piazza Negri 6

Una famiglia è per sempre? Introduce Michele Vaccari. In occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo, Matrigna (Solferino), incontro con Teresa Ciabatti.

Volersi bene, odiarsi. Qual è il confine, quando in gioco c’è la famiglia? Attraverso la lente d’ingrandimento di una scomparsa terribile, Matrigna esplora il lato oscuro delle relazioni più intime, l’altra faccia dei legami che spesso preferiamo lasciare seppelliti nel mondo che ci siamo lasciati alle spalle.

Domenica 9 dicembre 2018

Ore 15:00 Villa Serra di Comago – Via Carlo Levi 2, Sant’Olcese

Evento finale
Nel segno degli inizi, si va a concludere. Con Francesco Abate, Ester Armanino, Marcello Fois, Riccardo Gazzaniga e Bruno Morchio. Moderano Laura Guglielmi e Michele Vaccari

Ore 15:00 Il coraggio delle proprie scelte, lo sport per scardinare i pregiudizi

Partendo dall’incipit di un suo racconto ambientato a Genova, Riccardo Gazzaniga, scrittore sampierdarenese, parlerà del suo rapporto con il Ponente genovese – abita in val Polcevera – per arrivare al suo ultimo lavoro, Abbiamo toccato le stelle – storie di campioni che hanno cambiato il mondo (Rizzoli). Uomini e donne che hanno utilizzato la loro forza non solo per il trionfo personale, ma anche per rivendicare diritti e scardinare pregiudizi.

Ore 15:45 Gruppo di famiglia in un interno

Ester Armanino (Einaudi) racconta quanto è difficile cominciare un romanzo e legge i suoi incipit, tra cui uno ambientato a Genova Castelletto. La maggior parte di noi ha iniziato il suo percorso in una famiglia. La narrazione di Armanino ruota intorno a questo nodo nevralgico.

Ore 16:30 L’inno alla vita di una comitiva di sopravvissuti

Reading e presentazione Torpedone Trapiantati (Einaudi) con Francesco Abate. Un caustico on the road all’insegna del politicamente scorretto, un inno alla vita per raccontare il dolore e la malattia in un mondo che, forse, dovrebbe imparare a ridersi addosso. A dieci anni esatti dal suo trapianto di fegato, Francesco viene invitato a una rimpatriata cui interverranno cento trapiantati assieme alle rispettive famiglie. È titubante, non sa se partecipare, ma alla fine, trascinato per un orecchio dalla mamma, sale con lei sul torpedone.

Coffee Break

Ore 17:30 Incipit si tinge di giallo. Con Marcello Fois e Bruno Morchio

I due scrittori leggeranno l’incipit dei loro ultimi romanzi Del Dirsi Addio (Einaudi) e Uno sporco lavoro (Garzanti), storie che scavano nel profondo i personaggi e la nostra epoca.
Le loro trame sono a volte seriali, in altri casi non hanno nulla in comune l’una con l’altra. Spesso il punto di vista muta, rinnovando la loro sfida di autori. Ricominciare ogni volta a scrivere, lasciarsi dietro ciò che è stato per raccontare un mondo che non esiste ancora ma che è pronto a venire alla luce.
Non è solo questione di romanzi, ma è un fatto di orizzonti.

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